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Mi piace tantissimo fare il risotto con cereali misti: l’orzo perlato, in particolare (che si cucina di solito nel brodo o nell’acqua bollente), ha una consistenza più soda e compatta del riso, e masticarli insieme è davvero un piacere. Si può facilmente risottare, quindi, e lo stesso si può fare col farro.

Mi piace l’idea di preparare il risotto tostando inizialmente il riso senza altri ingredienti e senza grassi, come si vede spesso nelle ricette dei grandi chef. Ma ogni volta che penso di provarci ci ripenso, perché amo così tanto il soffritto di cipolla che mi dispiace rinunciarci. Il risotto viene al meglio se utilizziamo una pentola dal fondo alto, o magari una di coccio poggiata su una retina spargifiamma.

Se vogliamo un risultato più scenografico, distribuiamo sul fondo dei piatti, a fare da base, una crema densa di patate dolci, che ha uno spiccato colore arancio. Si ottiene frullando semplicemente una patata dolce lessata, privata dell’acqua in eccesso e salata.

Gluten free: l’orzo perlato e il farro contengono glutine, e quindi questa ricetta è sconsigliata per le persone intolleranti al glutine.

Spinta di gusto: io amo sempre i formaggi che filano, e qui un formaggio affumicato si sposerebbe benissimo col risotto caldo e con le melanzane. Oppure possiamo aggiungere un gusto delicato ma deciso come quello dello zafferano o addirittura del curry, aggiungendone un po’ di polvere nel brodo.

Tricks: il trucco del mio risotto è un segreto, perché farebbe infuriare qualsiasi cuoco e ogni esperto di risotti. Però è rodato, e utilissimo per tutti quelli che vanno di corsa ma non rinunciano a mangiare cose buone. Il risotto si può fare in due fasi, magari non sarà proprio la ricetta più gourmet ma il risultato è assicurato. È anche l’unico modo che ho trovato per fare il risotto quando si hanno ospiti, per riuscire a coordinare gli orari e completare il piatto al momento giusto. E quindi, dopo aver fatto idratare il riso le prime due o tre volte, lo spegniamo e versiamo due o tre mestolate di brodo caldo. Non resta che riprendere col resto della cottura dieci minuti prima di servirlo.


Quanto a stagionalità, questo è il risotto delle mezze stagioni: sappiamo che la melanzana è prettamente estiva e che il finocchio è invece un ortaggio invernale. Ora possiamo trovare entrambi nei mercati un po’ tutto l’anno, ma siccome preferiamo seguire la stagionalità degli alimenti che mangiamo cerchiamo di reperire i due ortaggi quando le due produzioni si possono incontrare: aprile, maggio, giugno, ottobre, novembre, o giù di lì.


Io non peso gli ingredienti, cerco di dare indicazioni di massima per non sbagliare platealmente le proporzioni. Si tratta di ricette facili, con preparazioni molto semplici, non è necessario che le dosi siano precise.

In questo caso, risotto con orzo melanzane e finocchi per 4 persone:

– riso per risotti (Carnaroli, Arborio, o Vialone nano), 3 o 4 tazzine da caffè
– orzo perlato, 2 tazzine da caffè
– una cipolla piccola
– un finocchio
– una melanzana viola media
– brodo, 1 lt.
– pangrattato
– parmigiano grattugiato, 50 gr.
– burro, 40 gr.
– vino bianco, un bicchiere
– olio evo, sale, pepe


Pentola fondo alto o di coccio
Tagliere
Coltello
Cucchiaio di legno o leccapentola
Pentolino per il brodo
Mestolo


Ora che hai un’idea della ricetta del risotto con orzo melanzane e finocchi, puoi eseguirla consultando solo i passaggi principali. Passa al link:

Risotto con orzo melanzane e finocchi in un click

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