Questo è il vero minestrone delle nostre nonne, ed è incredibilmente attuale: siamo sempre più attenti agli sprechi, cerchiamo di rispettare la natura e, per raggiungere questi obiettivi, impariamo nuovi modi per utilizzare gli elementi che abbiamo a disposizione. Ce ne accorgiamo nella vita di tutti i giorni: se compriamo tante verdure e cominciamo a prepararle, avremo in poco tempo sacchi pieni di spazzatura che contengono foglie, rami, torsoli, cime, gambi.
Capita così, magari, di guardare la nostra spesa con occhi diversi, e di trarre da 4 ingredienti cinque o sei ricette. Tra queste, ovviamente, il minestrone.
Fatto un primo soffritto con olio, cipolla, foglie di alloro e un pezzetto di peperoncino, faremo a pezzetti tutti gli ingredienti e li inseriremo tutti insieme in pentola, mescolando per un minuto, salando con sale grosso e ricoprendo di acqua. Dopo 30/40 minuti il minestrone sarà pronto, e potremo scegliere se mangiarlo così com’è o se aggiungere pastina, o riso, oppure bruschette croccanti. |
Il nostro minestrone contiene verdure fresche, ma siccome ne useremo solo i ritagli facciamo un gioco, quello che ci permette di buttare solo l’immangiabile (APRI CON LA FRECCETTA):
Della verza utilizziamo solamente le foglie esterne, quelle che solitamente eliminiamo perché più scure e più dure. Le laviamo bene, le tagliamo lungo la costa centrale (che buttiamo, questa sì) e le facciamo velocemente a striscioline. Rimangono tante foglie più tenere, perfette per cucinare gli involtini di verza e stracchino.
Delle rape utilizziamo non solo la radice – ovvero il globo bianco-, tagliata a cubetti, ma anche le foglie (le cime di rapa!), che altrimenti avremmo buttato. Se avanzano altre rape, mangiamo i dadini crudi aggiungendoli a un’insalata oppure li mescoliamo alle patate a pezzi per cuocerli in forno. Le foglie sono perfette anche cotte al vapore e condite semplicemente con sale e olio. Oppure le ripassiamo in padella al volo con le patate (v. la ricetta delle patate con cavolo nero).
Del broccolo romanesco usiamo un po’ tutto, persino le coste esterne che lo proteggono: del fiore soltanto qualche infiorescenza più esterna, in modo da tenere il resto per preparare il broccolo romanesco gratinato. Le coste dure esterne vanno invece lavate e intaccate col coltello partendo dalla cima, per saggiare in quale momento la lama riesce a entrare senza sforzo: da quel punto in poi ne tagliamo dei piccoli tronchetti e li buttiamo nella minestra.
Anche del cavolfiore adottiamo le foglie, l’interno del gambo (buonissimo e croccante) e una parte di fiore; il resto lo grattiamo e ci condiamo la pasta o ci prepariamo un aperitivo sorprendente.
Della costa di sedano utilizziamo qualche pezzetto, e conserviamo il resto nel freezer dopo averlo frullato o tagliato a dadini piccolissimi, pronto per unirlo ai soffritti.
Lo stesso vale per le carote, che oltre a essere la base dei soffritti e dei brodi possono servire per altre mille ricette (v. la zuppa di legumi misti, la schiacciata alle verdure del brodo, i muffin carote e cioccolato, i supplì di couscous…).
Il nostro minestrone contiene anche una zucchina. Quelle in avanzo le prepariamo subito: possiamo usarle per un risotto con burrata e nocciole, per guarnire una pinsa o dei cornettini, ne facciamo delle frittelle leggere, le farciamo con la ricotta o col macinato, oppure cuciniamo un condimento per le orecchiette. Le ricette con le zucchine sono infinite.
Alla fine, aggiungiamo alle verdure una confezione di ceci precotti, che ci stanno benissimo e che costituiscono un buon apporto di proteine. Se ne avanzano, li convertiamo in una zuppa di legumi, o ci facciamo una piccola mousse di guarnizione.
Spinta di gusto: fette di pane bruscate e condite con sale, pepe e olio sono l’elemento immancabile per gustare appieno un minestrone di verdure.
Va bene perché
Un misto di verdure così ricco non può che far bene alla salute: sono note tutte le proprietà benefiche di ciascuno degli ingredienti, e si tratta inoltre di un piatto ipocalorico, molto leggero e ampiamente soddisfacente, che dona senso di sazietà senza appesantire. Ben caldo, è un perfetto comfort food per le sere d’inverno.
Stagionalità
Gli ortaggi scelti per questo minestrone sono quelli più propriamente invernali, quindi gustiamolo da ottobre ad aprile.
Un’idea sugli ingredienti
Io non peso gli ingredienti, cerco di dare indicazioni di massima per non sbagliare platealmente le proporzioni. Si tratta di ricette facili, con preparazioni molto semplici, non è necessario che le dosi siano precise.
In questo caso, minestrone mille ritagli per 4 persone:
– 4 foglie esterne di una verza
– una rapa bianca con tutte le foglie
– coste esterne, gambo e 3 o 4 infiorescenze di un broccolo romanesco
– coste esterne, gambo e 3 o 4 infiorescenze di un cavolfiore
– mezza costa di sedano
– due carote medie
– una zucchina
– una lattina piccola di ceci precotti
– una cipolla
– due foglie di alloro
– un pezzetto di peperoncino
– sale grosso, olio evo
Attrezzatura
Tagliere
Coltello
Casseruola grande con coperchio
Ora che hai un’idea del minestrone mille ritagli, puoi eseguirla consultando solo i passaggi principali. Passa al link:
Minestrone mille ritagli in un click